sabato 31 dicembre 2011

Duemilaedodici

Il fatto è che lo scriba incaricato di incidere il nuovo calendario ufficiale aveva un numero limitato di tavolette. Così, quando arrivò al lontano anno 2012, si accorse di aver ormai riempito anche l'ultima tavoletta. Beh, duemila e passa anni sono più che sufficienti, pensò, e non mi hanno neppure pagato lo straordinario.


 
Buon Anno!
(Godetevelo, perché la fine del mondo è vicina… Muhahaha!)


giovedì 8 dicembre 2011

The dreamer



Imagine - John Lennon

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one

domenica 4 dicembre 2011

Arrietty

---ATTENZIONE SPOILER---

Come ci sembrerebbe il mondo se una foglia di alloro fosse più alta di noi? Cosa faremmo se un gatto più grande della nostra stessa casa ci inseguisse a fauci spalancate? Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento, ultimo capolavoro dello Studio Ghibli, vuole farci capire quanto sia importante non dare nulla per scontato.
Arrietty ha quattordici anni quando suo padre decide di portarla con sé per la sua prima presa-in-prestito. Come sempre agiscono con prudenza, ma il mondo degli umani è grande e pieno di pericoli, soprattutto per delle personcine non più alte di dieci centimetri. Così accade quello che non avveniva da anni: un ragazzino umano intravede la piccola figura di Arrietty. Potrebbe essere la fine per la sua famiglia, una delle poche sopravvissute della razza dei prendi-in-prestito, ma l'incontro fra Arrietty e il giovane Shō avrà un risvolto inaspettato, trasformandosi in un'amicizia destinata a durare per sempre.
Dalla regia dell'esordiente Hiromasa Yonebayashi e con la sceneggiatura del premio Oscar Hayao Miyazaki, ecco l'originale trasposizione cinematografica delle avventure degli Sgraffignoli, i minuscoli protagonisti di alcuni romanzi per ragazzi scritti da Mary Norton e conosciuti col nome originale The Borrowers.
E' sorprendente notare come dietro ad una semplice favola per bambini, si celino messaggi di così commovente profondità. Infatti, in questo film d'animazione apparentemente destinato ai più piccoli, vengono affrontate molte importanti tematiche che possono essere pienamente apprezzate anche da un pubblico adulto.  Troviamo quindi la diversità dei punti di vista, il contrasto fra il consumismo e il risparmio, la diffidenza nei confronti del diverso, la lotta per la sopravvivenza, la paura della morte. Ma la soluzione, sembra insegnarci questa storia, è incredibilmente semplice: l'amore, l'amicizia e il rispetto reciproco sono il magico ponte per superare tutte le difficoltà. 
Shō ed Arrietty  hanno entrambi un destino difficile, ma riescono a trovare la forza di vivere l'uno nell'altra. Entrambi i giovani scoprono e si confrontano con un mondo nuovo, imparano ad amare la vita aiutandosi a vicenda e vincono infine le loro paure. E se anche la loro storia non ha il lieto fine che tutti ci attendiamo, riflettendo un poco ci rendiamo conto che è giusto così e capiamo che proprio nell'addio fra Arrietty e Shō si concentra tutta la dolcezza e la delicatezza di questa poetica favola.

mercoledì 9 novembre 2011

Lilies in the Valley



Libertà.

Non ci resta che manifestare


La parola democrazia significa etimologicamente governo del popolo. L’Italia è uno Stato democratico, i cittadini eleggono i propri rappresentanti affinché questi, in loro vece, possano guidare il Paese nel rispetto delle loro volontà. Dunque i cittadini dovrebbero essere soddisfatti dello Stato che loro stessi hanno creato. Purtroppo non è così: i rappresentanti dei cittadini sono stati corrotti dall’avidità e dal desiderio di un sempre maggiore potere. Hanno dato origine ad una casta privilegiata e hanno diminuito progressivamente il potere del cittadino comune, il quale oggi può contare solo sul referendum, sull’iniziativa legislativa popolare e sulla petizione, come strumenti di democrazia diretta. Strumenti però che hanno un valore marginale e risultati effettivi scarsi.
La popolazione, desiderosa di far valere i propri diritti, ha così cominciato ad attuare forme di protesta organizzate, come scioperi e manifestazioni in piazza. Gli scioperi però non vedono grandi adesioni in quanto molte persone, che sono in una situazione economica disagiata, non possono rinunciare allo stipendio di una giornata. Spesso inoltre, attraverso uno sciopero, non si ottengono miglioramenti.
Rimane quindi l’opzione di scendere in piazza e reclamare a gran voce una maggiore giustizia. Ormai si è giunti ad un punto in cui non ha più senso domandarsi se questo sia giusto o sbagliato, perché non c’è alternativa. Ovviamente i grandi cortei hanno lati positivi e negativi e, non ultimo, devono essere organizzati e condotti con responsabilità e giudizio.
Innanzitutto, tenendo conto che l’essere umano è dotato di ragione e dovrebbe essere abituato a risolvere le dispute senza ricorrere alla violenza, una manifestazione deve essere sempre e comunque pacifica. Purtroppo, un grande assembramento di gente e la confusione che ne deriva crea molto spesso un’occasione per atti violenti e di carattere rivoltoso da parte di gruppi estremisti o vandalici (probabilmente guidati e incitati da forze occulte). Questo porta inevitabilmente al fallimento della manifestazione e al suo screditamento da parte dei media.
Tuttavia, molte volte, è proprio grazie alla diffusione delle immagini tramite la televisione o il web, che le manifestazioni di piazza hanno grande successo. Per successo s’intende non solo un grande numero di persone presenti, ma anche il coinvolgimento emotivo di coloro che non possono partecipare per via della lontananza o altri impedimenti. Infatti una manifestazione non ha solo il fine di influenzare l’azione di coloro che hanno il potere, ma anche quello di sensibilizzare il resto della popolazione riguardo un certo problema: con la volontà di un maggior numero di persone è più facile ottenere un risultato, un cambiamento.
Per quali ragioni quindi si dovrebbe gridare a gran voce la propria indignazione, organizzare cortei, occupare edifici? Le motivazioni sono innumerevoli e cambiano a seconda della condizione sociale, del luogo in cui si vive, della professione che si esercita. Nonostante ciò, è impossibile negare che il nostro Paese stia subendo una profonda crisi, non solo a livello economico, ma in tutti i settori della sua organizzazione. E’ pertanto corretto scendere in piazza per reclamare una maggiore uguaglianza, una maggiore libertà di stampa e di pensiero, per poter definire sinceramente l’Italia uno stato libero. E’ necessario denunciare il lusso scandaloso della classe dirigente, e il suo assente interessamento al problema della disoccupazione e del crescente impoverimento delle famiglie italiane, per non rischiare un crollo finanziario. E’ fondamentale cercare di salvare il diritto all’istruzione, costantemente minacciato da riforme che mirano ad un abbassamento culturale della popolazione media. E’ infine giusto reclamare una maggiore attenzione ai problemi ambientali, chiedere servizi di trasporto più funzionali ed ecologici, perché non si deve dimenticare, che se la barca affonda, i passeggeri affondano con essa.

martedì 25 ottobre 2011

Jane Eyre - Ups and Downs

Piccola recensione schematica per chiarire i pregi e i difetti di questo classico intramontabile.





 

  • Lo stile è estremamente scorrevole, moderno rispetto all'epoca in cui è stato scritto il romanzo.
  • L'introspezione psicologica dei personaggi è molto accurata e affascinante. Charlotte Brönte ha creato personaggi completi, realistici, tormentati dal contrasto bene-male che è in loro.
  • Jane è una figura femminile rivoluzionaria: la sua forza di volontà, il suo coraggio, le sue passioni escono dal conformismo del periodo vittoriano e danno vita ad un ideale di emancipazione della donna.
  • L'elemento di mistero - il segreto di Thornfield - contribuisce a rendere avvincente la trama e dà un tocco di suspense che inquieta.
  • L'amicizia di Jane con Elena e la sua tragica fine è forse l'episodio più toccante del romanzo.
   



 
 

  • Nella vita di Jane si alternano grandi fortune e grandi sfortune. Questo rende meno realistica la vicenda e le dà piuttosto un carattere fiabesco.
  • Alcune scene romantiche tendono ad essere melense.
  • Il lieto fine avviene con troppa facilità: la reazione di Rochester al ritorno di Jane è in contrasto con il carattere orgoglioso del personaggio.



venerdì 23 settembre 2011

Mad World

I giovani d'oggi mi preoccupano. Beh, anche tu lo sei, mi direte. E io vi rispondo che sì, anch'io faccio parte di questa generazione, ma trovo difficile esserne orgogliosa. 
C'è qualcosa di profondamente sbagliato in quello che vi farò leggere.
Ma se voi credete che non ci sia nulla da temere...


Fidanzatino conteso, 12enne picchiata 
Da compagne davanti ad una scuola di Tor Bella Monaca a Roma
(ANSA) - ROMA, 21 SET - E' stata picchiata a 12 anni, da alcune coetanee per un fidanzatino conteso. La ragazzina e' stata aggredita davanti ad una scuola media del quartiere periferico di Roma Tor Bella Monaca. Il ''blitz'' delle compagne gelose e' scattato alla fine delle lezioni, attorno alle 15. Una di loro ha anche dato un pugno ad un occhio alla 12enne che e' stata trasportata in ospedale dal 118 in codice giallo.



Violenza sessuale di gruppo su 2 minori
15 Settembre 2011(ANSA) - LECCE - Sette minorenni, tutti tra i 15 e i 16 anni, di Melpignano (Lecce) sono indagati per episodi di violenza sessuale di gruppo che avrebbero compiuto nei confronti di due amiche, di 13 e di 14 anni, che avevano voluto punire perche' le ragazzine avevano deciso di uscire dalla comitiva. La situazione e' stata denunciata dai genitori delle vittime, ai quali le due amiche hanno raccontato tutto dopo l'ennesimo episodio di violenza subito, avvenuto il 30 luglio
 

Bullismo: picchiavano coetanei, arrestati due minorenni
07/09/2011
Minacciavano, picchiavano e rapinavano i loro coetanei e poi si vantavano su facebook. E' successo a Gratosoglio, un quartiere di Milano, dove due ragazzini, rispettivamente di 15 e 16 anni, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri con l'accusa di aver compiuto almeno quattro rapine ai danni di loro coetanei.

Gli episodi di bullismo sono avvenuti tutti nel quartiere Gratosoglio, dove gli adolescenti abitavano, nei mesi di gennaio e febbraio: nel mirino delle forze dell'ordine anche altri 15 giovani, tutti tra i 15 e 16 anni, tra cui 5 ragazzine, denunciati a piede libero con l'accusa di lesioni personali, violenza privata e rapina.[...] Le indagini sono partite grazie alla denuncia di una delle vittime che ha riconosciuto il proprio aguzzino su facebook, grazie al soprannome “Diabolik” con il quale era registrato e con cui era conosciuto nel quartiere. E proprio sulle pagine del social network, i bulli erano soliti vantarsi delle proprie azioni: su uno dei profili dei piccoli malviventi, infatti, comparivano scritte inneggianti le loro malefatte: «Oggi lo abbiamo pestato di brutto», «Siamo i numeri uno», «Distruggiamo tutto», scrivevano i ragazzini, lanciando improperi contro le forze dell'ordine, «Sbirri maledetti, se vi acchiappo vi distruggo», e idolatrando noti personaggi della criminalità organizzata come Totò Riina e Salvatore Lo Piccolo.[...]




"Al giorno d'oggi quasi tutti i bambini erano orribili. La cosa peggiore era che organismi come le Spie li trasformavano in tanti piccoli selvaggi ingovernabili [...]. Era quasi normale che le persone di età superiore ai trent'anni avessero paura dei propri figli."
(1984, George Orwell)

mercoledì 7 settembre 2011

Still small voice

Scatti di viaggio

Ok, bello il campeggio e tutto quanto, ma le zanzare no eh, quelle proprio non le sopporto

 

Mare dolce mare



Modestamente io, che ne dite? :P




 Non chiedetemi come sia possibile realizzare un'opera del genere... Dico solo grazie a Niki per il capolavoro che ci  ha lasciato!



E per la serie Cartelli Fantasiosi...

Accabadora



Una terribile responsabilità grava sulle spalle dell’Accabadora, il cui passaggio per la strada suscita, ora più che mai, un coro di bisbigli fra le genti di Soreni.
Bonaria Urrai, anziana sarta dall’aspetto severo e composto, ha preso a fill’e anima la piccola Maria, per amarla come una vera figlia e non solo come «l’ultima» di quattro sorelle. Mentre il paese è tutto un vociferare, il rapporto fra donna e bambina si fa giorno dopo giorno più profondo, destinato ad oltrepassare i confini del legame famigliare. Ma cosa si nasconde dietro alle misteriose uscite notturne di Tzia Bonaria? Maria non lo potrebbe mai immaginare, eppure tutti sanno che l’Accabadora, colei che finisce, porta a termine le sofferenze di molti. Per questo l’anziana donna viene accolta in ogni casa con sguardi di dolore e paura, ma anche di rispetto e gratitudine.
Per questo il suo rapporto con Maria rischia di essere per sempre compromesso.
Michela Murgia, nata a Cabras (Sardegna) nel 1972, racconta gli anni ’50 di una terra che oggi non è ancora Italia a tutti gli effetti. Ancora forti sono il sentimento d’identità del popolo sardo e la reciproca diffidenza fra isolani e continentali, ma ecco finalmente un libro che riesce ad avvicinare queste realtà. Finalmente un mondo che nasconde la propria debolezza dietro grandi palazzi e strade dritte ne scopre uno ancora avvolto in un mantello di magia e superstizione. Proprio da questo incontro nasce un romanzo estremamente delicato e poetico.
Non una parola superflua si trova in Accabadora, una storia inventata che non potrebbe essere più vera. Non una frase ‘strappalacrime’ in una storia che commuove e dovrebbe far piangere.
Non solo scrittrice è Michela Murgia, ma soprattutto maestra di vita: impariamo da lei l’umiltà perché «non c’è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada».

domenica 28 agosto 2011

Partenza

Non una meta stabilita, non un progetto di ritorno.
Vicino o lontano non ha importanza.
Questo è viaggiare.

Ci si rivede a settembre, cari lettori! Quando? Chiedetelo al vento...



martedì 23 agosto 2011

Vivere

Non lamentiamoci della monotonia della vita. Vivere è l'avventura più incredibile che ci potesse mai capitare.

Probabilmente l'ha già detto qualcuno prima di me, così o con altre parole, ma lo scrivo comunque.



venerdì 12 agosto 2011

Vita extraterrestre? ✓Sì. No. Forse.

E’ stato calcolato che l’orizzonte cosmico1 dista all’incirca a 13,7 miliardi di anni luce dal nostro pianeta. Questo vuol dire che la luce delle stelle più lontane ha impiegato 13,7 miliardi di anni per arrivare fino a noi, un tempo tre volte più lungo dell’età della Terra. Inoltre, secondo recenti stime, il numero di stelle presenti nell’universo è pari ad un valore esprimibile con un 3 seguito da 23 zeri2. Ma non è tutto, perché grazie alla missione Kepler, la NASA ha individuato ben 1235 pianeti potenzialmente abitabili solo all’interno della nostra Galassia3.
Date queste premesse, è completamente illogico pensare che la Terra sia l’unico pianeta ospitante la vita, nell’immensità dell’Universo. Non importa essere esperti astronomi per capirlo, né eseguire complicati calcoli probabilistici, ma semplicemente usare un po’ di buon senso. «A parità di fattori la soluzione più semplice è da preferire» così recita il principio noto come Rasoio di Occam4, con il quale si tende ad eliminare da un’ipotesi gli elementi più complicati e non necessari. Ora, è più semplice pensare che la vita si sia sviluppata un’unica volta, in un solo pianeta fra i miliardi di miliardi presenti nel cosmo, in un momento non precisato, grazie ad una reazione a catena chimico-biologica dall’origine non ben definita, o che la vita esista distribuita nell’universo e si sia sviluppata non una, bensì infinite volte, grazie all’impressionante quantità di spazio e materia? Ovviamente non si può azzardare un’ipotesi tanto impegnativa senza l’appoggio di valide argomentazioni. Parlare di prove in questo caso è esagerato, ma possiamo esaminare fatti, studi e scoperte e considerarli come indizi o suggerimenti.
L’esistenza o meno di extraterrestri è un problema che, al giorno d’oggi, si può affrontare ancora solamente da un punto di vista teorico, ma ciò non esclude che sia un argomento affascinante per scienziati e filosofi, quanto per la gente comune. Ed è da qui che nasce l’ufologia, la pseudo-scienza che si occupa di raccogliere e analizzare documenti riguardanti gli UFO5, ovvero i presunti segnali del passaggio sulla terra di forme di vita aliene. Nel corso della storia sono stati registrati numerosissimi avvistamenti, eventi misteriosi,“contatti ravvicinati” e “rapimenti” e ancora oggi in tutto il mondo vengono segnalati casi analoghi. Come scrivono i giornalisti Pippo Battaglia e Walter Ferreri nel loro famoso saggio C’è vita nell’Universo?, «sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze.»6
Nonostante questo, il ragionamento può essere un ulteriore mezzo per sostenere la tesi proposta: basta infatti applicare alcune semplici regole della logica per capire che la presenza di vita nell’universo all’infuori della Terra è più probabile della sua assenza.
Per dimostrare che la vita nell'universo ESISTE basterebbe trovare un solo luogo nell'intero universo dove essa sia presente, ma per dimostrare che la vita NON ESISTE bisognerebbe dimostrare che in NESSUN luogo dell'intero universo esiste una qualsiasi forma di vita. Viceversa, per FALSIFICARE la prima teoria, cioè per dire: E' FALSO CHE la vita nell'universo ESISTE, bisognerebbe controllare tutto l'universo e accertarsi che non esista neanche il più piccolo insignificante batterio, mentre per FALSIFICARE la seconda teoria, cioè per dire: E' FALSO CHE la vita nell'universo NON ESISTE basterebbe trovare un unico luogo in cui essa invece esiste. Riassumendo questo cervellotico concetto, è più facile dimostrare che la vita nell'universo esiste che negarlo, ma allo stesso tempo è più facile negare che essa non esiste, piuttosto che dimostrarlo.
Da ciò si evince che l’ipotesi dell’assenza di vita nell’universo è falsificabile, secondo il criterio di falsificabilità7 ideato da Karl Popper per distinguere le teorie scientifiche da quelle non scientifiche. Così l’esobiologia, ovvero lo studio teorico di possibili forme di vita extraterrestri, diventa un valido campo di ricerca scientifica. Due importanti episodi della storia di questa scienza sono stati il ritrovamento del meteorite Murchison nel 1969 e di alcuni meteoriti provenienti da Marte nel 1997. Nel meteorite Murchison sono stati ritrovati oltre cento tipo diversi di amminoacidi, le basi chimiche della vita; mentre con l’esame dei meteoriti provenienti da Marte sono stati trovati alcuni microfossili di batteri extraterrestri8. Ma se tutto questo mette una certa curiosità, ancora più interessante è lo studio dell’origine della vita, terrestre e non. Come si trova scritto nel saggio Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri? di Steven J. Dick9, alcuni biologi, opponendosi agli evoluzionisti, cercano la chiave di una biologia universale, sostenendo dunque la teoria della Panspermia10. Si pensa comunemente che la base chimica della vita sia il carbonio (così come avviene sulla Terra), ma alcuni sostengono che forme di vita alternative potrebbero svilupparsi dal silicio, essendo un elemento simile al carbonio stesso.
Infine c’è chi si domanda se su altri pianeti siano presenti delle specie intelligenti. In caso affermativo, perché non cercano di comunicare con noi? «È possibile» spiega il noto astrofisico Stephen Hawking «che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente.»11 In realtà, in aggiunta a quanto detto in precedenza, non solo è probabile che altre forme di vita siano presenti nell’universo, ma è ragionevole pensare che in molti altri pianeti si siano sviluppate razze intelligenti. Questo è ciò che sostiene anche il fisico Paul C.W. Davies: «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale.»12
In ogni caso, esiste un ultimo, semplicissimo motivo per cui dovrebbe esistere la vita nell’universo: esso è talmente vasto che se ci fossimo solo noi, sarebbe un grande spreco di spazio13.



Note:

1.          Secondo la teoria del Big Bang, con l’espressione orizzonte cosmico si intende il limite estremo di espansione dell’universo.
2.          La stima è stata effettuata lo scorso gennaio dagli astronomi americani Pieter van Dokkum e Charlie Conroy. Fonte: Ansa
3.          NASA trova molti pianeti simili alla Terra nella zona abitabile, potrebbero avere acqua liquida, articolo pubblicato su Gaianews.
4.          Con l’espressione Rasoio di Occam, si indica un principio metodologico espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham, noto in italiano come Guglielmo di Occam. La metafora del rasoio concretizza l'idea che sia opportuno, dal punto di vista metodologico, eliminare con tagli di lama e mediante approssimazioni successive le ipotesi più complicate. In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice. Fonte: Wikipedia
5.          La sigla sta per Unidentified Flying Object, in italiano: Oggetto volante non identificato. Per estensione tale sigla viene utilizzata per indicare qualsiasi avvistamento misterioso.
6.          Pippo Battaglia -Walter Ferreri, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008
7.          Il criterio di falsificabilità afferma che una teoria, per essere controllabile, e perciò scientifica, deve essere “falsificabile”: in termini logici, dalle sue premesse di base devono poter essere deducibili le condizioni di almeno un esperimento che la possa dimostrare integralmente falsa alla prova dei fatti. Fonte: Wikipedia
8.          Wikipedia, voce: esobiologia
9.          Steven J. Dick, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
10.      La Panspermia è una teoria scientifica che suggerisce che i semi della vita (in senso ovviamente figurato) siano sparsi per l'Universo, e che la vita sulla Terra sia iniziata con l'arrivo di detti semi e il loro sviluppo. È implicito quindi che ciò possa accadere anche su molti altri pianeti. Per estensione, semi si potrebbero considerare anche semplici molecole organiche. Una conseguenza della Panspermia è che la vita, in tutto l'Universo, dovrebbe avere una biochimica sorprendentemente simile, perché deriverebbe dagli stessi organismi ancestrali. Fonte: Wikipedia
11.      Stephen Hawking, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
12.      Paul C.W. Davies, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994)
13.      Contact, USA, 1997, regia di Robert Zemeckis

giovedì 28 luglio 2011

Razza di deficienti! [cit.]

Vi giro la mail che mi ha inviato Greenpeace proprio oggi.
Traete le vostre conclusioni.

Guarda la lenta morte di una tigre di Sumatra ferita e intrappolata. Con questo video shock denunciamo ancora una volta i crimini forestali commessi dalla multinazionale APP (Asia Pulp and Paper). Il video è stato realizzato da un membro dello staff di Greenpeace che ha seguito il tentativo di salvataggio della tigre ad opera delle guardie forestali.

A causa della distruzione delle loro foreste, le ultime tigri di Sumatra sono costrette ad avvicinarsi sempre di più agli insediamenti umani dove restano vittima delle trappole per la cattura dei cinghiali. Ogni anno, infatti, solo nella provincia di Riau 1.600 kmq di foresta, una superficie superiore all'intera area urbana di Roma, vengono distrutti a causa della produzione di polpa di cellulosa e olio di palma.

Se APP non trattasse preziosi ecosistemi come carta straccia e per farne packaging, quel magnifico esemplare di tigre non si sarebbe mai avvicinato a un villaggio, restando intrappolato fino a morire dopo sette giorni di agonia.

Qualche mese fa abbiamo scoperto che parte del packaging usa e getta prodotto da APP viene utilizzato dalle grandi multinazionali dei giocattoli come Mattel, Disney e Hasbro. Per questo stiamo facendo pressione su queste aziende affinché interrompano completamente i loro legami commerciali con un campione della deforestazione.


 


Non ci sono parole per descrivere questo orrore, ma anch'io ho tratto le mie conclusioni, e si riducono ad un solo concetto: il profitto. La distruzione di interi ecosistemi, lo sterminio della Natura che ogni giorno ci dà sostentamento, un Pianeta ucciso lentamente, quasi con perversione, semplicemente per il desiderio di ricchezza.
In pratica stiamo distruggendo la nostra casa. Stiamo deliberatamente affondando la barca su cui navighiamo. E per cosa poi? Per essere più ricchi?
Il problema è che abbiamo frainteso il significato della parola ricchezza. Il denaro non dà la felicità - ormai lo hanno già detto in molti - ma semplicemente il desiderio di avere altro denaro. E chiamereste felice una vita corrotta da una costante insoddisfazione, da una ricerca ossessiva di...pezzettini di carta? Perché alla fine, se ci pensate, cosa sono i soldi? Pezzettini di carta. Ok, non averne comporterebbe una vita di grandi sacrifici (notate che non ho detto che non si potrebbe vivere) e non mi vergogno nel dire che li ritengo necessari per la vita che conduco, ma di certo il denaro non occupa una posizione di rilievo nella mia scala personale dei valori della vita. Detto ciò, io credo che la vera ricchezza sia quella interiore. Senza mettermi a fare complesse disquisizioni filosofiche, dico soltanto che una persona può definirsi ricca nel momento in cui riesce a gioire della propria vita, a sentirsi in pace con se stessa e in armonia con la realtà che la circonda. E non è forse questo essere felici?
Evidentemente alcune molte persone, purtroppo, non la pensano così. Se pensate che ci sono persone che venderebbero l'anima per il denaro o per il potere...
Tutto ciò non è normale. Che razza di deficienti! [cit.]

martedì 26 luglio 2011

La strada


Un uomo e un bambino avanzano verso Sud, la loro casa in un vecchio carrello del supermercato, la loro vita ridotta a sopravvivenza. Nient’altro che cenere sul loro cammino, attorno a loro solo le rovine del tempo che fu. Ogni giorno arrancano sotto un cielo grigio, cercano qualcosa con cui nutrirsi e ripararsi dal freddo, ogni giorno un passo più vicini alla morte. Ma loro portano il fuoco, che non è solo quello della pistola per difendersi dai predoni, ma la vita stessa. Il fuoco è la speranza, è l’amore, è la dignità umana, cose che anche la peggiore Apocalisse non è riuscita a cancellare completamente. E così, uomo e bambino, padre e figlio, si trasformano nell’Uomo e nel Bambino universali, metafora di un’umanità in via d’estinzione che non si arrende, ma che attende con pazienza l’alba di un nuovo divenire.
La fine del mondo è stata immaginata e descritta nei modi più vari, ma pochi scrittori possono vantare un’opera del valore de La strada. In questo nuovo romanzo Cormac McCarthy, scrittore già noto per Non è un paese per vecchi, racconta il viaggio disperato degli ultimi uomini di una Terra depredata di ogni scintilla di vita e lo fa con una destrezza di linguaggio sorprendente, che rende ogni scena visibile e l’immedesimazione totale. E, proprio come se lo scrittore volesse risparmiare le parole allo stesso modo in cui i protagonisti risparmiano le poche energie per sopravvivere, la scrittura è concentrata all’essenziale, i nomi assenti, i dialoghi quasi telegrafici. Eppure non manca nulla: ciò che non è scritto s’intuisce, ogni parola è carica di sentimento.
Nel 2009 a tre anni di distanza dalla sua pubblicazione esce, sotto la regia di John Hillcoat, la trasposizione cinematografica de La strada. Ma se al cinema il tema catastrofico affascina per gli effetti speciali, la letteratura può contare su un alleato altrettanto valido: il potere della parola. McCarthy ha scritto un romanzo che è quasi poesia, riuscendo ad evocare con estremo realismo immagini dolci e strazianti e a trasmettere tutta la desolazione di un mondo vuoto e distrutto.




martedì 19 luglio 2011

Punta Marina 2011: il disagiò degli Strippati.

Classifica ufficiale delle cazzate (sono una persona fine io) dei topic trend (..e anche molto cool) della settimana appena passata con gli Strippati di Punta.

*rullo di tamburi*

 
Alla posizione numero 10, per la categoria "Le barzelle infinite di Mr. President che non fanno ridere", troviamo:


Alla posizione numero 9, per la categoria "Riprodurre vignette nonsense rendendosi ridicoli davanti agli sconosciuti", troviamo:


 
Alla posizione numero 8, per la categoria "Le guanciotte della Marty sono morbidose", troviamo:

HARRY POTTER, DI' CIOPPI CIOPPI!

 
Alla posizione numero 7, per la categoria "Mr. President's mad world", troviamo:

THE GAME.


Alla posizione numero 6, per la categoria "La canzone di Mr.President" o, altrimenti detta, "Campagna promozionale di Cetto Laqualunque"


 
Alla posizione numero 5, per la categoria "Canzoni demenziali, degne di essere messe come colonna sonora della nuova attrazione di Mirabilandia", troviamo a pari merito tre capolavori della musica internazionale di ieri e di oggi.





Alla posizione numero 4, per la categoria "Se non giochi a carte in spiaggia sei out", troviamo:
PRUGNAAAAAAA
Accompagnata, per la sotto-categoria "Finire le carte di un seme quando si gioca a Prugna" (vedi sopra), da:

OPS
e
TROLLFACE


Alla posizione numero 3, per la categoria "Imitare la prof di lettere del Sapiente B", troviamo:

 MORS
ECCOCIUI
PUNTICIUINI

 
Alla posizione numero 2, per la categoria "Mr. President ha sputato tutta l'acqua del bicchiere per le risate", troviamo:





E per finire... *rullo di tamburi* 

Alla posizione numero 1, per la categoria "Il disagio regna", troviamo: 



 



Vedete, ci divertiamo con poco.    :D

domenica 10 luglio 2011

1984

Capolavoro della narrativa distopica, 1984 è divenuto ormai un classico della letteratura inglese del XX secolo. Realizzato tra il 1946 e il 1948, il romanzo porta un titolo allusivo quanto provocatorio, ottenuto dallo scambio delle cifre finali dell’anno stesso in cui è stato completato: con questo espediente, lo scrittore George Orwell (pseudonimo per Eric Arthur Blair) sembra voler porre un monito alla società del tempo, appena uscita dal secondo devastante conflitto mondiale e agli albori della guerra fredda. 1984, infatti, proietta il lettore in una realtà distorta, un mondo corrotto in cui regnano l’odio e la paura, nient’altro che le basi per un totalitarismo “perfetto”.
«Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?» Si chiede Winston, il protagonista, durante una delle sue tante riflessioni. Basta questo per renderlo incriminabile di psicoreato, egli ne è consapevole. Allo stesso tempo però, sa di essere nel giusto, sa che il Socing è solamente un insieme di menzogne e cova segretamente il folle desiderio di una rivolta di massa. Winston è ‘l’ultimo eroe’, che insieme alla compagna Julia, crede ancora nell’amore, nella libertà e nella dignità umana, valori destinati a scomparire per sempre a opera della neolingua, l’idioma ufficiale del Partito, che ha lo scopo di eliminare tutti i termini “non necessari” insieme ai loro concetti. Ma questo è solo uno dei numerosi strumenti di controllo del Grande Fratello, la mente onnisciente e onnipotente al vertice della gerarchia dello stato di Oceania. Essa è in continua guerra con l’Eurasia o l’Estasia, le altre due super potenze in cui è diviso il pianeta, ma poco importa quale sia il nemico e quale l’alleato, perché il passato, recente e lontano, è perfettamente modificabile e il Grande Fratello è da sempre e sempre sarà infallibile e vittorioso.
Questa angosciante considerazione accompagna il lettore per tutta la durata della narrazione che, pur essendo ricca di colpi di scena, presenta una fluidità sorprendente e rende il romanzo scorrevolissimo, quasi a creare un contrasto con la gravità dei temi trattati. 1984 è infatti un grido silenzioso, un’accusa feroce ai regimi totalitari, sia di stampo nazi-fascista che comunista, intenzionati a piegare tutta la popolazione al volere di una ristretta casta privilegiata. Ma cosa può fare un uomo solo, di fronte ad un potere illimitato e senza scrupoli? La risposta non lascia speranze: soccombere, ed accettare che 2+2=5.



 

mercoledì 29 giugno 2011

I mostri di youtube

Alla fine ho rinunciato a capire Freaks! e mi sono fatta un'idea personale sulla trama, ma su una cosa non ho dubbi, questa canzone mi fa impazzire! :D



In bocca al lupo agli About Wayne per una brillante carriera!

Complimenti ai youtubers  Claudio Di Biagio (nonapritequestotubo)Matteo Bruno (canesecco) , Guglielmo Scilla (willwoosh) per aver creato - con pochi mezzi e tantissima passione - una serie quasi impossibile   un po' complessa da capire, ma decisamente intrigante e ben realizzata!
ps. La sigla è un vero tocco di classe! ;)

martedì 28 giugno 2011

Il romanzo saggio storico dei Mille

Lo so, non è un granché, ma io la posto lo stesso. Dopotutto questo è il mio blog. U.U

Il romanzo dei Mille
di Claudio Fracassi

Non sembra affatto casuale la comparsa de «Il romanzo dei Mille» nelle librerie italiane, in un momento di così grande attenzione per le vicende che portarono alla nascita del nostro Paese. Claudio Fracassi, ex-direttore del quotidiano «Paese Sera» e studioso di storia, celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia con un’opera curata, ma dal titolo ingannevole e un po’ asciutto: non si tratta infatti di un romanzo, bensì di un saggio storico, sia pur con originali particolarità.
Dai preparativi di Quarto alle barricate di Palermo, tra le fatiche di un’impresa apparentemente impossibile, scontri sanguinosi e uno scenario politico instabile, questo libro, condotto come un vero e proprio diario di viaggio, ripercorre le tappe della campagna garibaldina attraverso la testimonianza diretta dei giovani volontari. Allontanandosi infatti dalle pompose celebrazioni ufficiali, Fracassi analizza questo delicato passo della storia d’Italia da un nuovo punto di vista, lasciando spesso la parola ai soldati, in maggior parte ragazzi poco più che adolescenti pieni di passione, stupore e paura. Ciò che più colpisce dei loro racconti, tratti dai loro diari personali o dalle lettere per i genitori lontani, è l’incredibile sentimento di patriottismo che comunicano, inconcepibile ai giorni nostri: la guerra «pareva ancora bella perché vi si poteva patire, morire, per far trionfare un’idea».
Ma, come accade alla maggioranza dei libri, anche questo volume ha il suo tallone d’Achille (o forse più d’uno). Lento nei capitoli d’apertura e debole nella conclusione, «Il romanzo dei Mille» non è certamente una lettura da portare sotto l’ombrellone in quanto richiede molta concentrazione per la densità di nomi ed episodi. Inoltre, il complesso sfondo politico, al quale vengono dedicati interi capitoli e un’appendice finale, avrebbe potuto essere presentato più concisamente, senza tuttavia che la narrazione fosse privata del contesto adeguato.
Indubbiamente apprezzabile dagli appassionati del Risorgimento, il nuovo libro di Claudio Fracassi difficilmente riscuoterà successo tra un vasto pubblico di lettori. Tuttavia, anche per coloro che proprio non digeriscono la storia, questa singolare opera potrà essere l’occasione per cimentarsi in una lettura istruttiva, ma non tanto gravosa quanto un manuale scolastico.

sabato 25 giugno 2011

La ragazza dello sputnik


Ancora una volta Murakami lascia il segno, facendo emergere la sua fantasia visionaria tra le righe di un romanzo caratterizzato da un’estrema delicatezza. Ne La ragazza dello sputnik si rivela infatti tutta l’abilità dello scrittore giapponese che, con onestà e naturalezza, affronta un argomento considerato tabù per molte culture e religioni, inserendolo in una dimensione di sogno e mistero.
La giovane Sumire, aspirante scrittrice di romanzi, è perdutamente innamorata della bellissima Myu, donna matura e già sposata. Myu però non può ricambiare perché qualcosa legato al suo passato l’ha cambiata per sempre, rendendola la metà di se stessa. Nell’intreccio si inserisce anche l’io narrante del romanzo, personaggio senza nome nel ruolo del migliore amico e confidente di Sumire, innamorato della ragazza e, ovviamente, non ricambiato. Sembra un empasse, un vicolo cieco, ma Sumire trova una via d’uscita (o un’entrata?) perché «se si segue la logica, la soluzione è piuttosto semplice. Basta sognare. Entrare nel mondo dei sogni e non uscirne più.» Forse è proprio questa la chiave del mistero, forse in un altro mondo Sumire e Myu potranno incontrarsi mettendo fine al loro volo di satelliti solitari…
Chi ha letto altri romanzi di questo autore dalla sorprendente capacità narrativa ne riconoscerà lo stile inconfondibile, ricco di descrizioni minuziose di luoghi e persone e contraddistinto da una sincerità libera da ogni malizia nel trattare il tema del sesso e dell’amore. Non solo, perché ne La ragazza dello sputnik si ritrovano anche molti temi cari allo stesso Murakami, tra i quali il più importante, e di certo il più affascinante, è quello della dicotomia tra corpo e coscienza, tra fisico e immateriale, di cui i personaggi sono spesso vittime. ‘Vittime’ in quanto tale bipartizione non è mai un beneficio, bensì un ostacolo insormontabile, un destino a cui arrendersi. Ma viene da chiedersi se la resa non sia invece la scelta volontaria di accettare se stessi, per ciò che si è, e la propria vita, per quanto banale possa sembrare.
Ed ecco come affiora nuovamente e con forza il gusto per l’onirico e il soprannaturale, elemento essenziale dello stile di Murakami. Lo scrittore, scavando a fondo nell’anima dei personaggi, e rendendo sempre più sottile il confine fra sogno e realtà, crea un’opera di profonda introspezione psicologica che, con un magico tocco di suspense, conquista il lettore fin dalle prime pagine.


Frasi più belle
«Però, se mi è concessa un’osservazione banale, in questa vita imperfetta  abbiamo bisogno anche di una certa quantità di cose inutili. Se tutte le cose inutili sparissero, sarebbe la fine anche di questa nostra imperfetta esistenza.»

«La comprensione non è altro che una serie di fraintendimenti.»

«Un silenzio che non offre promesse continua a riempire lo spazio all’infinito.»



giovedì 16 giugno 2011

Un blog... a impatto zero! [parte seconda]

AGGIORNATO A SETTEMBRE 2014: L'INIZIATIVA CO2 NEUTRAL E' STATA SOSPESA

Cari lettori,
come ho scritto in un recente post, ho deciso di rendere "ecologico" il mio blog aderendo all'iniziativa CO2 NEUTRAL promossa da Doveconviene.it. Per fare un po' di chiarezza su questo progetto scrivo, su gentile suggerimento di un responsabile, qualche informazione in più riguardo a questa iniziativa.

Innanzitutto, perché piantare un albero?
Da alcuni studi (vedi Un blog... a impatto zero! ) risulta che un blog produce almeno 3,6kg di CO2 l’anno, mentre un albero ne elimina 5 e vive in media 50 anni.  Contribuendo a piantarne uno si può continuare a scrivere sul proprio blog per il prossimo mezzo secolo!

Chi si occupa di piantare gli alberi? E dove vengono piantati?
Doveconviene.it ha iniziato una efficace collaborazione con l'iniziativa tedesca I plant a tree che ha realizzato e continua a promuovere opere di riforestazione in diverse aree. Il progetto a cui si partecipa, aderendo a CO2 NEUTRAL, si sta svolgendo a Göritz, presso Coswig (regione di Saxony-Anhalt) ed è abbastanza importante, con la piantagione di 27,000 alberi su 3,4 ettari. L'area è un terreno soggetto a forestazione per la prima volta e si trova sulla strada B107, sulla destra appena prima di arrivare appunto al piccolo villaggio di Göritz. Per maggiori dettagli sul progetto, la scelta delle piante e l'ecosistema in cui si inserisce, visita http://www.iplantatree.org/project/7

Come fare per aderire all'iniziativa?
1. Scrivi un post sul tuo blog su questa iniziativa di Doveconviene.it, dicendo che il tuo è un blog o sito ad impatto zero.
2. Scegli il bottone che preferisci tra quelli proposti e inseriscilo sul tuo blog, ad esempio nella barra laterale
3. Segnala il link del tuo post scrivendo a co2neutral@doveconviene.it
4. Doveconviene.it, in collaborazione con I plant a tree, pianterà un albero per te, rendendo il tuo blog a impatto zero di CO2!



Infine, qualche informazine sul lavoro di Doveconviene.it

 Doveconviene.it raccoglie i volantini della catene commerciali (Mediaworld, Unieuro, Ikea solo per citarne alcune), in modo che gli utenti possano sfogliare i volantini e confrontare le offerte in un unico luogo prima di fare acquisti.


I volantini digitali, oltre a consentire di risparmiare tempo e denaro facendo acquisti, sono anche un’alternativa ecologica, pulita e trasparente di informazione verso i consumatori rispetto al volantinaggio cartaceo, che è una delle maggiori fonti di spreco di carta (ogni anno 500.000 tonnellate di carta vengono impiegate per stamparli, pari a 3 milioni di alberi).
Grazie ad internet ed ai volantini digitali è possibile quindi salvaguardare anche il nostro pianeta. Vantaggi per il consumatore, per le aziende e e anche per l’ambiente.

lunedì 13 giugno 2011

Ricordi... In pillole

...Il tempo passa in fretta e tutto se ne va,
preda degli eventi e dell'età...
♫ (Francesco Renga - Angelo)

Si potrebbe iniziare con un banalissimo Evviva, anche quest'anno di scuola si è finalmente concluso!, ma non lo farò. 
Primo: questo non è il blog di una Bimbaminkia (anche se una bimbaminkia lo avrebbe scritto più o meno così Evv, ancke qst'nn d skuola si è fnlmnte cncluso!)
Secondo: Anche se come molti altri - sicuramente il 99% degli studenti - attendevo con ansia le vacanze, sia per il meritato risposo, sia per la prospettiva di giornate assolutamente fasntastiche (Mirabilandia Day ♥), ora che posso prendermi tutto il tempo che voglio per riflessioni  pessimistico-depressive (neologismo *-*), mi rendo conto di quanto sia passato in fretta questo ultimo anno scolastico. E quanto tempo sia passato dal giorno in cui ho varcato per la prima volta la soglia del mio caro liceo: ormai sono tre anni, ma sembra ieri.
Quanta malinconia in queste parole... Sto crescendo, inevitabilmente, e si avvicina sempre di più il momento di lasciare le confortanti mura della scuola per catapultarsi in un mondo nuovo, fatto di studio e lavoro, di nuove responsabilità e impegni. E si avvicina anche il momento di lasciare i propri compagni di classe, ormai fratelli, con i quali si hanno condiviso esperienze, gioia e dolore, rabbia e divertimento, durante un importantissimo periodo della vita: l'adolescenza.
Così ho deciso di dedicare a loro questo post, in cui ricordo tutti i momenti più divertenti dell'anno appena passato, le frasi bizzarre di alunni e professori, le situazioni imbarazzanti, le gaffe... 



Prof. Savoia: CARDELLI!! Perché non pensi a te stesso, invece di pensare agli altri? Chi sei, Gesù Cristo?!

Live: Prof, non si azzardi a mettere gli esercizi sotto la versione!

Gaia: Aspetti positivi della chiesa... durante la messa pallosa si può dormire!

Prof. Conti: Cardelli, vedo sempre la tua schiena! 
Cardelli:  E come è? 
Prof. Conti: E' sexissima... Ma mi distrai, non riesco a capire cosa mi dice Chiara...

Live: (traducendo una versione) Antigone diede il suo corpo da seppellire...
 
Prof. Savoia: Bandini, consegnami la tavola così ti tolgo il 3... Semmai ti darò un 4 o un 5
(Poi Bandini consegna la fotocopia della tavola - copiata da quella di Davide - insieme alla sua...)

Prof. Frattini: (interrogazione di biologia) L'Archeopterix dove lo posso trovare? 
Fre Fermi: E'...morto! Ehm...Sì, lo trovo al cimitero... è mummificato! :D

(Massi entra in ritardo) 
Prof. Baldassari: E tu da dove vieni? 
Massi: Da casa mia!

Cardelli: (traducendo da The Demon Lover il brano: ...the lilies grow on the banks of Italy) I gigli crescono nelle banche d'Italia.

Cardelli: (interrogazione di biologia) La vescica natatoria è... Negli uccelli! 
Prof. Frattini: Quindi vediamo degli uccelli-mongolfiera?

Ale Marchi: (si sventola con un quaderno per il caldo) 
Prof. Cardelli: (lo imita in modo molto teatrale) 
Ale Marchi: (non se ne accorge, finché non sente che tutti stanno ridendo... :D)

Prof. Baldassari: Perché, Alessandro, devi assassinare la matematica?

(Massi entra lasciando la porta aperta) 
Prof. Baldassari: Tu vivi nel Colosseo?

Fre Fermi: Ah, tipo L'infinito di Pascoli! 
Massi: ...La mia preferita è Mattino di D'Annunzio! 
Prof. Conti: Che? 
Massi: Quella... M'illumino d'immenso 
Prof. Conti: Ah, Mattina di Ungaretti!

Prof. Conti: E' chiaro, a questo punto dell'anno, cos'è l'Ellenismo? 
Live: Sì! Macedonia + Grecia! 
Prof. Conti: Sì.. E anche un po' di panna!

Prof. Savoia: Mi cadono le bracce...

Prof. Drei: Se voi avete un martello... Avete mai visto un martello?

Rambo: Perchè nella versione non va bene la traduzione: si occupò del godimento del suo corpo?

Prof. Savoia: Non siete capaci di parlare in silenzio?

Leo: Prof, è "nell'alto passo" o "nell'altro passo"? 
Bandini: ...Chiamiamolo Lorenzo Leopardi!

Leo: (riferendosi a Se questo è un uomo)...Quando nel tema, l'ho chiamato "libro" mi è pianto il cuore!

Cardelli: (Si alza e va da Davide) 
Prof. Drei: Cardelli, perché sei li? 
Cardelli: Gli sto chiedendo il Momento perché ero assente... 
Prof. Drei: Ma se l'ho spiegato ora! 
Bandini: Che figura di merda! 
Prof. Drei: Cosa? 
Gaia: Ha detto: "Che figura di cacca!" in un altro modo... 
Bandini: Occhio non sente, cuore non vede!

Prof. Frattini: (spiegando la clonazione della pecora Dolly)... poi (l'embrione) è stato inserito nell'utero della pentola.

Prof. Conti: Il vostro grado di attenzione è pari a quello di una formica moribonda!

Prof. Savoia: CARDELLIIIIII! COSA FAIIII? MA SEI STUPIDOOOOO?!... QUESTA NON LA POSSO VALUTAREEE! (lancia via la tavola con furore)
(poco dopo entra Live) 
Prof. Savoia: Ti sei perso lo show...

(Assemblea di classe con la Baldassari di guardia) 
Fre Fermi: Qualcuno ha problemi con la Balda? 
(silenzio)

Questi sono sicuramente gli episodi degni di nota, ma se ne ho dimenticato qualcuno, aggiungetelo nei commenti!! :D
(Un grazie speciale a Gaia e a Leo per aver raccolto tutti questi ricordi e un ulteriore ringraziamento a Leo per aver trascritto al computer e scannerizzato alcune delle...capperatine!)

A presto,
vi voglio bene, amici!