venerdì 23 settembre 2011

Mad World

I giovani d'oggi mi preoccupano. Beh, anche tu lo sei, mi direte. E io vi rispondo che sì, anch'io faccio parte di questa generazione, ma trovo difficile esserne orgogliosa. 
C'è qualcosa di profondamente sbagliato in quello che vi farò leggere.
Ma se voi credete che non ci sia nulla da temere...


Fidanzatino conteso, 12enne picchiata 
Da compagne davanti ad una scuola di Tor Bella Monaca a Roma
(ANSA) - ROMA, 21 SET - E' stata picchiata a 12 anni, da alcune coetanee per un fidanzatino conteso. La ragazzina e' stata aggredita davanti ad una scuola media del quartiere periferico di Roma Tor Bella Monaca. Il ''blitz'' delle compagne gelose e' scattato alla fine delle lezioni, attorno alle 15. Una di loro ha anche dato un pugno ad un occhio alla 12enne che e' stata trasportata in ospedale dal 118 in codice giallo.



Violenza sessuale di gruppo su 2 minori
15 Settembre 2011(ANSA) - LECCE - Sette minorenni, tutti tra i 15 e i 16 anni, di Melpignano (Lecce) sono indagati per episodi di violenza sessuale di gruppo che avrebbero compiuto nei confronti di due amiche, di 13 e di 14 anni, che avevano voluto punire perche' le ragazzine avevano deciso di uscire dalla comitiva. La situazione e' stata denunciata dai genitori delle vittime, ai quali le due amiche hanno raccontato tutto dopo l'ennesimo episodio di violenza subito, avvenuto il 30 luglio
 

Bullismo: picchiavano coetanei, arrestati due minorenni
07/09/2011
Minacciavano, picchiavano e rapinavano i loro coetanei e poi si vantavano su facebook. E' successo a Gratosoglio, un quartiere di Milano, dove due ragazzini, rispettivamente di 15 e 16 anni, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri con l'accusa di aver compiuto almeno quattro rapine ai danni di loro coetanei.

Gli episodi di bullismo sono avvenuti tutti nel quartiere Gratosoglio, dove gli adolescenti abitavano, nei mesi di gennaio e febbraio: nel mirino delle forze dell'ordine anche altri 15 giovani, tutti tra i 15 e 16 anni, tra cui 5 ragazzine, denunciati a piede libero con l'accusa di lesioni personali, violenza privata e rapina.[...] Le indagini sono partite grazie alla denuncia di una delle vittime che ha riconosciuto il proprio aguzzino su facebook, grazie al soprannome “Diabolik” con il quale era registrato e con cui era conosciuto nel quartiere. E proprio sulle pagine del social network, i bulli erano soliti vantarsi delle proprie azioni: su uno dei profili dei piccoli malviventi, infatti, comparivano scritte inneggianti le loro malefatte: «Oggi lo abbiamo pestato di brutto», «Siamo i numeri uno», «Distruggiamo tutto», scrivevano i ragazzini, lanciando improperi contro le forze dell'ordine, «Sbirri maledetti, se vi acchiappo vi distruggo», e idolatrando noti personaggi della criminalità organizzata come Totò Riina e Salvatore Lo Piccolo.[...]




"Al giorno d'oggi quasi tutti i bambini erano orribili. La cosa peggiore era che organismi come le Spie li trasformavano in tanti piccoli selvaggi ingovernabili [...]. Era quasi normale che le persone di età superiore ai trent'anni avessero paura dei propri figli."
(1984, George Orwell)

mercoledì 7 settembre 2011

Still small voice

Scatti di viaggio

Ok, bello il campeggio e tutto quanto, ma le zanzare no eh, quelle proprio non le sopporto

 

Mare dolce mare



Modestamente io, che ne dite? :P




 Non chiedetemi come sia possibile realizzare un'opera del genere... Dico solo grazie a Niki per il capolavoro che ci  ha lasciato!



E per la serie Cartelli Fantasiosi...

Accabadora



Una terribile responsabilità grava sulle spalle dell’Accabadora, il cui passaggio per la strada suscita, ora più che mai, un coro di bisbigli fra le genti di Soreni.
Bonaria Urrai, anziana sarta dall’aspetto severo e composto, ha preso a fill’e anima la piccola Maria, per amarla come una vera figlia e non solo come «l’ultima» di quattro sorelle. Mentre il paese è tutto un vociferare, il rapporto fra donna e bambina si fa giorno dopo giorno più profondo, destinato ad oltrepassare i confini del legame famigliare. Ma cosa si nasconde dietro alle misteriose uscite notturne di Tzia Bonaria? Maria non lo potrebbe mai immaginare, eppure tutti sanno che l’Accabadora, colei che finisce, porta a termine le sofferenze di molti. Per questo l’anziana donna viene accolta in ogni casa con sguardi di dolore e paura, ma anche di rispetto e gratitudine.
Per questo il suo rapporto con Maria rischia di essere per sempre compromesso.
Michela Murgia, nata a Cabras (Sardegna) nel 1972, racconta gli anni ’50 di una terra che oggi non è ancora Italia a tutti gli effetti. Ancora forti sono il sentimento d’identità del popolo sardo e la reciproca diffidenza fra isolani e continentali, ma ecco finalmente un libro che riesce ad avvicinare queste realtà. Finalmente un mondo che nasconde la propria debolezza dietro grandi palazzi e strade dritte ne scopre uno ancora avvolto in un mantello di magia e superstizione. Proprio da questo incontro nasce un romanzo estremamente delicato e poetico.
Non una parola superflua si trova in Accabadora, una storia inventata che non potrebbe essere più vera. Non una frase ‘strappalacrime’ in una storia che commuove e dovrebbe far piangere.
Non solo scrittrice è Michela Murgia, ma soprattutto maestra di vita: impariamo da lei l’umiltà perché «non c’è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada».