domenica 8 dicembre 2013
Wolf Children
Wolf Children è il nuovo gioiello di Mamoru Hosoda. Questo anime, degno di essere annoverato tra i migliori film d'animazione nipponici degli ultimi anni, riprende uno schema già adottato dal regista giapponese ne La ragazza che saltava nel tempo, il lungometraggio che lo ha reso celebre. Un unico elemento fantastico viene proiettato nella vita quotidiana dei protagonisti per sconvolgerne l'esistenza, diventando così promotore di un percorso di crescita. In questa apparente semplicità (che nasconde una notevole ricchezza di tematiche) risiede il grande fascino dell'opera di Hosoda.
Hana, una giovane studentessa universitaria, è madre di due bambini speciali: ultimi discendenti del lupo giapponese, Yuki e Ame hanno la capacità di trasformarsi in lupi a loro piacimento. Tuttavia, la loro diversità non potrà essere mai accettata dalla società, perciò la ragazza è costretta a mantenere segreta la duplice natura dei figli e, per crescerli in un ambiente tranquillo, si trasferisce in un remoto villaggio di montagna.
Wolf Children è una favola delicata e commovente allo stesso tempo. Ciò che colpisce più di tutto è la sua semplicità, ovvero il fatto che, pur essendo una storia di fantasia, non potrebbe essere più reale. Il fulcro della vicenda non è infatti il fantastico - l'esistenza di "bambini-lupo" - che sembra una fatalità della vita come tante altre, bensì la quotidianità con le sue continue piccole grandi difficoltà. Così, pur rimanendo il nucleo attorno al quale ruota la vicenda, il surreale si integra ad uno sfondo perfettamente reale: tanta è la naturalezza con cui è presentato, che ci si dimentica della sua "impossibilità".
L'attenzione è invece posta sull'instancabile determinazione della giovane Hana, sola nell'impresa di allevare due bambini unici nel loro genere. Ma a ben pensarci, cosa c'è di fantastico in ciò? Non sono forse reali e concrete le innumerevoli difficoltà che una madre incontra durante la crescita dei figli? E non sono essi sempre e comunque unici e speciali ai suoi occhi? In questo senso Wolf Children è metafora della Vita. Attraverso il percorso di formazione di Yuki e Ame (e di Hana), indaghiamo il significato dell'esistenza e il rapporto con il mondo che ci circonda, ma soprattutto impariamo ad accettare l'unicità e l'originalità che caratterizza ognuno di noi.
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