sabato 21 agosto 2010

I soli dell'Afghanistan

Dopo aver divorato Il cacciatore di aquiloni non potevo di certo perdermi la lettura del secondo meraviglioso romanzo di Khaled Hosseini.

In Mille splendidi soli Hosseini  racconta con sconvolgente trasporto, l'universo femminile in un Paese devastato dalla guerra e dall'integralismo religioso, dove spesso la donna non è altro che uno strumento, un giocattolo che gli uomini usano e distruggono a piacimento. E come ogni altra donna, Mariam impara la sopportazione, la sottomissione ad un marito violento e integralista, di trent'anni più vecchio di lei. Mariam, una harami, una bastarda data in sposa adolescente per salvare l'onore della famiglia, il mondo lo vede solo filtrato dalla fessura di un burqa. La sua vita cambia all'arrivo di Laila, una ragazzina sopravvissuta miracolosamente all'impatto di un razzo sulla sua casa. Laila ha perso tutti: i suoi genitori, i suoi fratelli, le sue amiche e Tariq, compagno di giochi di infanzia partito per il Pakistan, come milioni di altri profughi Afghani. Dapprima ostili, la giovane donna e la ragazza scoprono di avere inevitabilmente bisogno l'una dell'altra. Così la loro amicizia si trasforma in un legame profondo che le renderà affezionate come sorelle, e quando una nuova felice prospettiva si aprirà per Laila, Mariam non esiterà a sacrificarsi per lei.
Se ne Il cacciatore di aquiloni piangiamo per la rovina di un'amicizia, qui essa insieme all'amore sembra essere l'unica speranza, l'unico motivo per continuare a vivere e a sopportare. Mariam e Laila ci dimostrano come la forza di volontà e la tenacia rendano la donna una creatura infinatemente forte, se non nel fisico, nell'animo, dolce e inflessibile allo stesso tempo, come solo quello di una madre puo' essere.
Anche in questo romanzo la guerra incombe sui personaggi, sconvolgendone la vita all'improvviso, senza dare loro il tempo di reagire, di difendersi in qualche modo. Come una tempesta, la guerra trascina tutti inesorabilmente verso la miseria, distruggendo famiglie e case, trasformando le città in cimiteri senza tombe.
Il secondo romanzo di Hosseini è un gioiello della letteratura contemporanea, una storia che coinvolge con passione e strazio, ma che regala messaggi preziosi e denuncia la condizione delle donne in Afghanistan dando voce ai loro volti silenziosi nascosti dal burqa.
Se avete amato Il cacciatore di aquiloni e avete pianto leggendolo, Mille splendidi soli vi farà innamorare, sciogliendo in lacrime il vostro cuore.

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