domenica 20 febbraio 2011

Reality Show: la realtà che nasconde la realtà

Sicuramente molti conoscono la drammatica vicenda di Truman Burbank, il protagonista del pluripremiato The Truman Show, film diventato ormai un cult del cinema americano. Il povero Truman è «in onda senza saperlo»1: la sua tranquilla vita a Seahaven, in realtà un gigantesco studio televisivo, viene trasmessa fin dalla sua nascita, 24 ore su 24, sulle reti di tutto il mondo.
Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se tale film fosse stato trasmesso nelle sale cinematografiche soltanto un paio di anni fa, ma è sorprendente quanto l’intuizione del regista Peter Weir sia stata profetica, considerando che la pellicola è stata prodotta e presentata nel lontano 1998. Weir intendeva portare all’estremo le caratteristiche del Reality Show, una tipologia di programma televisivo allora nascente negli Stati Uniti, ma destinata a diventare un fenomeno mediatico senza precedenti nella storia della televisione.
Il Reality Show ha conosciuto il periodo di maggior successo nei primi anni Duemila, grazie alla diffusione su scala mondiale del famigerato Grande Fratello (in inglese Big Brother). La vita quotidiana di dieci persone normali in un’unica Casa, costantemente sorvegliata dalle telecamere, sembra aver conquistato completamente il pubblico di tutto il Pianeta, tanto che diverse versioni di questo Reality sono state create in ben 42 Paesi del mondo2.
Per quanto riguarda il nostro Paese, a partire dal nuovo Millennio sono nati numerosi altri programmi sulla falsa riga del Grande Fratello, così ecco come L’Isola dei Famosi, La Talpa e La Fattoria si sono insinuati nelle case degli italiani, distogliendo la loro attenzione dalla realtà, tramite la realtà. Affermazione che può sembrare paradossale, ma non è forse vero che tutto il tempo impiegato a spiare la gabbia ‘Uomo’ allo zoo della televisione, potrebbe essere meglio utilizzato per rendersi più consapevoli di ciò che realmente accade attorno a noi? E’ inutile ripetere che l’Italia è ormai allo sfacelo, economicamente e politicamente, così come è inutile ricordare che il Medio Oriente è devastato da guerre insensate e che i disastri ambientali stanno distruggendo, in tutto il mondo, interi ecosistemi. Paradossalmente questo è ciò che ci sembra più irreale, così lontano dalla nostra vita quotidiana, la quale invece viene brillantemente standardizzata dai personaggi delle varie Case, Isole o Fattorie. La finzione diventa realtà, il mondo reale diviene distante e illusorio.
Ma, è bene considerare un altro aspetto dei Reality Show, ovvero la diseducazione che trasmettono, in primis agli spettatori più giovani. Già nel 2004, al tempo della seconda edizione dell’Isola dei Famosi, l’Unione Italiana Genitori riteneva questo un programma altamente diseducativo3, in quanto gli adolescenti non potevano che trarre danno dall’assistere a continue liti, comportamenti aggressivi, scorretti o addirittura volgari da parte dei VIP tenuti in cattività sull'isola. Infatti è noto che i giovani tendano facilmente ad imitare i ‘modelli’ che la televisione propone, poiché così facendo sembra loro di avvicinarsi maggiormente alla strada per il successo.
A questo proposito, è evidente come i Reality Show abbiano rivoluzionato, in negativo, il modo di entrare nel mondo dello spettacolo. Se una volta per diventare famosi era necessario coltivare un proprio talento, cercare occasioni per mostrare al pubblico le proprie capacità, nonché lottare e migliorarsi continuamente per raggiungere livelli sempre più alti, oggi la fama si raggiunge con poco. Infatti non è più necessario eccellere in qualcosa, basta vivere per qualche mese sotto l’occhio vigile di centinaia di telecamere e comportarsi in modo da suscitare gossip e polemiche. Forse è per questo che la televisione di oggi viene definita spazzatura, essendosi ormai riempita di showgirls e altri personaggi usciti dai Reality che possono contare su un vasto repertorio di insulti, ma incapaci di parlare un italiano corretto e sprovvisti di qualunque talento artistico.
Infine è da considerarsi l’impatto economico dei Reality Show, i quali non sono altro che un modo per controllare o addormentare le ansie e i sentimenti del grande pubblico, per trasformare gli spettatori, attraverso i modelli di consumo, in potenziali clienti4. Infatti, la sponsorizzazione di una vasta gamma di prodotti (vestiti e accessori in primo luogo) all’interno del Reality, ha una grande influenza nelle scelte d’acquisto del pubblico, che si identifica inevitabilmente con i personaggi e tende ad omologarsi ai modelli che propongono. Inoltre, ad incrementare questo business televisivo concorrono anche il basso costo di produzione di questo tipo di programmi, e il grande circolo di denaro legato alla presenza dei ‘nuovi vip’ in altre trasmissioni.
Concludendo, è bene rendersi conto che il Reality Show è soltanto un’operazione commerciale e politica, che, a dispetto del suo stesso nome, di reale ha ben poco.
 

NOTE:
1 Slogan di The Truman Show, USA, 1998
2 Wikipedia, voce: Grande Fratello
3 Publiweb, Isola dei Famosi – Piovono le critiche: è diseducativo
4 Carlo Freccero, documento on line

2 commenti:

  1. Revisione concettuale e sintesi di " LA SOCIETA dello SPETTACOLO "
    Di Guy Debord ( Parigi -1931-1994/suicida), rielaborata sulla base di altri articoli da :
    Paolo Manzelli LRE@UNIFI.IT,www.edscuola.it/lre.html


    http://www.splinder.com/mediablog/kelebek/media/19965144
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    Guy Debord con il libro "LA SOCIETA dello SPETTACOLO", scritto nel 1967, ha intuito con lucidità agli albori dell'era televisiva, che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato "la principale produzione della società attuale".

    Ciò che rende lo spettacolo TV ingannevole e negativo è il fatto che esso rappresenta il dominio di una parte della società che rimane passiva nell' ascolto imposto dai mass media, cosi che l'economia, ed ogni altro aspetto della società, viene mercificata dalla reclamizzazione dei prodotti e dal controllo del sistema di conoscenze, favorendo il condizionamento di ogni aspetto della vita la condizione umana nella vita di tutti i giorni .
    Dice Guy Debord « Più egli contempla, meno vive; più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la sua propria esistenza e il suo proprio desiderio »
    Cosi con la TV si alterano le condizioni di pensiero e di vita dell’umanità in quanto si determina nella mente la seguente sequenza : "dall’ importanza dell' essere si passa alla concezione dell' avere fino a giungere alla esigenza di apparire", cioè si arriva a dare prevalenza ad una forma assai limitata dell' essere.
    La moda come spettacolo ne e un chiaro esempio , le "mannequin" sono magrissime, perche' cio’ che conta per l' immagine non sono loro, ma il vestito. Inoltre con particolare insistenza viene mercificato il nudo femminile ed il “sex-appeal” di donne trasformate in bambole viene associata con disinvoltura a qualsivoglia prodotto dalle automobili, alle fasce elastiche ai farmaceutici, telefonini , o computers .. ecc.
    Cosi si attua in modo totalizzante la vittoria della finzione sulla realtà, della copia sull’originale, della forma sul contenuto, tutto si limita a muoversi e comportarsi in funzione dell’immagine.
    L’esterno vale più dell’interno, la apparenza surclassa l' intimita', la forma vale più del contenuto: tutto viene tratto solo e comunque da mo’ di oggetti, di merci, come in una mostra permanente ed infinitamente estesa nel tempo dell' immaginario.
    Il tempo infatti si riduce al presente che annulla i valori del passato della storia, perche' tutto sembra ridursi ad una scena senza confini temporali nel dare valore all' apparire contingente.

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  2. 2- Si prende cosi in considerazione solo una parte della realtà proiettata come immagine e pertanto deprivata di ogni riferimento stabile o avente un valore obiettivo, perché futilmente resa cangiante a seconda della situazione che si vuol fare immaginare per condizionare l’ ascolto.
    La scena in TV e' continuamente modificata e quindi, risulta impossibile cogliere, fissare, o definire un ritorno alla vera realta’, che viene coperta da una immagine manipolata o addirittura inesistente. Nulla e’ infatti piu’ irreale dei “Reality Show” dove la realtà in vero e’ cancellata dal suo fare spettacolo. Purtroppo l’ identificazione a tali modelli di trasmissione provoca omologazione e di conseguenza una dilagante crisi d’identità di molte persone ed in particolare dei giovani, che e’ causata dalla estraneazione da se stessi per l’ imitazione di comportamenti falsi ed illusori che sono fuorvianti la originale formazione del proprio ego. .
    In televisione anche le notizie lo sport cosi come le idee politiche esistono solo se fanno spettacolo nel quadro della video-politica e quindi se tutto si sottopone alle accattivanti regole dello spettacolo, organizzate appositamente nei tempi e nei modi per ottenere l’ applauso sistematicamente viene parsa dalle masse ogni forma di intelligenza collettiva.
    In conclusione tramite l’ utilizzazione della TV e dei mass media di ascolto e lettura passiva, tutto-quanto fa spettacolo entra quotidianamente a far parte degli stili di vita di una società sempre piu’ improduttiva che ormai accetta il rituale erotico noto come “Bunga Bunga” come una normalita’ nel mondo contemporaneo nel quale lo spettacolo entra a far parte dei giochi del potere .

    In conclusione e’ proprio da questo stato di cose che ci siamo proposti di prendere le distanze per modificarne la illogicità dirompente , favorendo in antitesi le strategie di sviluppo dei Network Digitali di comunicazione interattiva tra i sistemi di produzione della cultura della scienza e della produzione finalizzati nel costruire la futura società della conoscenza condivisa.

    Di quanto sopra detto discuteremo al Convegno su "INTELLIGENZA STRATEGICA" -in Provincia di Firenze , Sala Pistelli . Via cavour 3, Firenze , il giorno .19 Marzo 2011

    - "Finalita' del Convegno organizzato nell’ ambito della Settimana Mondiale del Cervello” :
    -
    STUDIO DELLE STRATEGIE PER RIMUDULARE INTERATTIVAMENTE LE MENTI ALTERATE DALLA SOCIETA DELLO SPETTACOLO IN TV, ONDE EVITARE CHE IL MONDO REALE, TRASFORMATO IN IMMAGINI ACQUISITE PASSIVAMENTE, DIVENTI ULTERIORMENTE FUORVIANTE LIMITANDO LO SVILIPPO DELLA INTELLIGENZA UMANA.

    Biblico on Line
    http://www.edscuola.it/archivio/antologia/recensioni/debord.htm
    http://www.youtube.com/watch?v=1jON5y2fgn4
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5639
    http://www.mulino.it/edizioni/primopiano/testi/mazzoleni_sfardini.htm

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