Scena prima, atto primo.
Luogo: Treno delle 7 affollato di studenti. (spec. posti "da 6", tre di fronte ad altri tre)
Ragazza 1: *Guarda le amiche accigliata e con fare pensoso*
"...A chi è che ancora non l'ho detto? Ecco, a te: alla fine ho ordinato le scarpe su internet."
Ragazza 2: "Davvero? E quanto le hai pagate??"
Ragazza 1: "160"
Ragazza 2: *Annuisce con aria di approvazione* "Di che colore?"
Ragazza 1: "Marroni"
Ragazza 2: *Annuisce con aria di approvazione*
Voce fuori campo: "L'evento del secolo, che
a chi ancora non l'ho detto? è aver comprato delle scarpe da 160 euro, costo probabilmente dovuto ad una targhetta con la marca più fashion del momento, valore effettivo inferiore ai 10 euro, poichè made in RPC."
Scena seconda, atto primo.
Luogo: Treno delle 7 affollato di studenti. (spec. posti "da 6", tre di fronte ad altri tre)
Ragazza 3: *Rivolgendosi alla ragazza 1*
"Che bello smalto! E' della marca XXX?"
Ragazza 1: "No, è della marca YYY. E' quello che si asciuga in un minuto" *Annuisce convinta e orgogliosa*
Ragazza 3: "Ahh ho capito!" *Un attimo dopo, un'espressione di meraviglia attraversa improvvisamente il suo viso, al ricordo di una notizia strepitosa* "Una mia amica mi ha detto che esiste uno smalto trasparente che si può dare sull'altro smalto per farlo asciugare più in fretta!!"
Ragazza 1: *Annuisce con approvazione*
Voce fuori campo: "Aggiungendo il sottofondo musicale
Aria sulla quarta corda di Bach e la voce di Angela senior, il contenuto culturale di questa scena potrebbe essere il materiale pefetto per la prossima puntata di Superquark."
Poiché le scene terza, quarta, quinta...
et cetera non aggiungono nulla di diverso al copione, sono state omesse.
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Vi prego, non fraintendetemi. Non voglio dire che per forza, nella vita, sia doveroso sempre e comunque fare discorsi seri, parlare di cose serie, discutere dei grandi problemi del mondo e via dicendo. Se non ci concedessimo qualche momento di relax, se non parlassimo mai di cose stupide e divertenti, avremmo una vita noiosa e triste.
Quello che voglio dire, tuttavia, è che bisogna dare la giusta importanza alle cose. E' davvero necessario che tutte le tue amiche sappiano che hai comprato le scarpe all'ultima moda? Non basta indossarle e farle vedere? Hai scoperto che c'è un nuovo smalto che si asciuga in fretta? Non c'è bisogno di parlarne come se avessero appena inventato una nuova cura contro il cancro senza effetti collaterali!
Potreste dirmi: "Ma hai ascoltato solo dieci minuti di conversazione, non puoi giudicare! Sicuramente ci saranno anche per loro i momenti seri!" Tralasciando che non è la prima volta che assisto a scene di questo genere, sono piuttosto sicura che conversazioni simili si ripetano tutte le mattine e in tanti altri momenti delle loro vite. Sapete, certe cose si sentono a pelle.
Potreste dirmi: "Ognuno ha il diritto di parlare di cosa e come vuole, anche a te piace parlare - esaltata - di libri, film e serie tv!" Questo è vero, ma tendo a parlare - esaltata - di libri, film e serie tv con persone altrettanto esaltate e in momenti opportuni, se non privatamente. Senza aggiungere che, a parte un po' di sano pazzo fangirleggiare, cerco di dare un senso critico a quello che sto dicendo. Non è che: questo libro è bellissimo perché è bellissimooo!!11!!111!!. Questo libro è bellissimo perché ha una trama avvincente, ha molti colpi di scena, ha uno stile coinvolgente, ha una profonda introspezione dei personaggi, ha descrizioni precise ma essenziali...
In realtà il titolo che ho dato a questo post non è esatto, più che di "stupidità", sto parlando di pigrizia mentale, termine che ho appena inventato ma che rende bene l'idea. Perché le persone si limitano sempre ai discorsi di circostanza? Perché sono tutti così materialisti e di ristrette visioni? Nessuno che voglia argomentare le proprie convinzioni, nessuno che vada al di là del semplice "Come va? Bene, grazie". Questa non è stupidità, questo è il non voler far girare le rotelle del nostro cervello perché sembra troppo faticoso. Ed tutto fondamentalmente uno spreco, uno spreco terribile: buttiamo via le nostre più grandi ricchezze che sono la nostra mente, i nostri sentimenti, la nostra individualità, cioè - nel complesso - il nostro essere umani.
Meditate gente.
Post scriptum
Per approvazioni, critiche, riflessioni, varie ed eventuali, potete lasciare un commentino qui sotto! ;)