Vi capita mai di pensare a come sarebbe bello poter capire di stare sognando, mentre dormite? Poter dire: "Ehi, ma questa non è la realtà, è un sogno! Ora posso fare tutto quello che voglio!"?
Ultimamente mi è capitato spesso di pensarci...Lo so, sono rimasta influenzata dal film Inception, di cui ho parlato in uno dei post precedenti, ma anche prima di aver visto il film ogni tanto riflettevo sulla possibilità di vivere l'esperienza di un cosiddetto Sogno Lucido. (per saperne di più Sogni lucidi)
Mio padre, che ha letto i libri di Carlos Castaneda, mi ha parlato più volte dei Sogni Lucidi: lo scrittore suggerisce un trucco per poter rendersi conto di stare sognando, ovvero "guardarsi le mani". In realtà non è quel gesto in sè che è determinante, infatti potrebbe essere qualsiasi altra cosa: l'importante è aver convenuto con se stessi di usare quel gesto per quello scopo.
Il sogno mi ha sempre affascinato perchè non ci sono ancora prove scientifiche sulla sua natura e sulla sua funzione. Da Wikipedia si legge: "Non esiste una definizione biologica universalmente accettata dei sogni. In generale si osserva una forte corrispondenza con la fase REM, durante la quale un elettroencefalogramma rileva un'attività cerebrale paragonabile a quella della veglia. I sogni che siamo in grado di ricordare, non avvenuti durante la fase REM, sono a confronto più banali. Un uomo in media sogna complessivamente per sei anni durante la sua vita (circa due ore per ogni notte). Non si conosce l'area del cervello in cui hanno origine i sogni, né sappiamo se abbiano origine in una singola area o se più parti del cervello vi concorrano, né lo scopo dei sogni per il corpo e la mente."
Fare un Sogno Lucido non è affatto impossibile, lo dico perchè proprio stanotte ho vissuto questa incredibile esperienza. Non è la prima volta che mi capita, anche se sempre per caso. Altre volte ho fatto Sogni Lucidi di brevissima durata e mi sono resa conto che anche mantenere la lucidità non è una cosa facile. E' molto utile descrivere ad alta voce i dettagli del paesaggio da cui si è circondati ed è importante mantenere la calma.
Ed ecco cosa si riesce a fare...
Inizialmente sono alla stazione di Fognano, il piccolo paese dove abito. E' mattina e devo prendere il solito treno per andare a scuola. Salgo sul mezzo e saluto un'amica che non vedo da tanto tempo. Chiacchieriamo del più e del meno, le racconto le ultime novità, fino a quando non arriviamo a Faenza, capolinea. Decidiamo di restare ancora un po' sul treno, solo che non ci accorgiamo che quello, per chissà quale motivo, riparte per tornare verso Firenze e quando vogliamo scendere il controllore dice:"Mi dispiace, ora siamo a S.Cassiano e dovrete arrivare fino a Marradi per poi prendere un treno e tornare giù."
Breve salto temporale, in due minuti eccoci di nuovo in stazione a Faenza. A quel punto, nel giro di qualche secondo faccio una serie di ragionamenti che mi portano alla conclusione: sono in un sogno.
1.(pensando che sia martedì mattina) Uffa, oltre alla giustificazione per ieri che sono stata a casa, devo anche portare quella per il ritardo e salto l'interrogazione di biologia.
2.Ma oggi non è martedì, come puo' esserlo? Cos'ho fatto ieri? Non ricordo... Dunque è lunedì mattina.
3.Ma se è lunedì mattina, io a quest'ora dovrei essere nel letto a dormire perchè è il compleanno di mio padre e avevo deciso di stare a casa, oggi.
4.Conclusione, sono in un sogno.
Per sicurezza mi guardo le mani e tutto si fa più nitido. Ripensandoci ora, la cosa strana è che al momento in cui il sogno diventa lucido, spariscono tutte le persone che prima mi erano accanto.
Dunque esco verso lo spiazzo che c'è davanti alla stazione. Per mantenere la consapevolezza comincio a descrivere tutto quello che vedo: "Sono in una città (che all'improvviso è molto diversa da Faenza), c'è la nebbia, è abbastanza buio perchè è mattina presto, lì c'è una cabina telefonica, là il viale..."
Poi, mentre penso a come sfruttare questa bella opportunità, raccolgo un volantino da terra dove sono raffigurate delle combinazioni di vestiti e indicandone una, mi ritrovo improvvisamente vestita come nel disegno, poi provo a cambiare, ma non ci riesco più.
Allora decido di provare a sfidare le leggi della fisica e tento una capriola all'indietro, in aria (come quelle che fa chi pratica ginnastica artistica), che per poco non mi fa perdere la consapevolezza. Così ho capito che chiudere gli occhi in un sogno lucido fa perdere la concentrazione.
Successivamente m'incammino verso un edificio, guardo in lontananza il tetto di una casa e sperimento il teletrasporto pensando intensamente:"Ora sarò là sopra". Un attimo dopo mi volto indietro e mi ritrovo effettivamente in alto a guardare il paesaggio che avevo alle spalle (anche se non è proprio uguale a dove mi trovavo prima...).
Il momento più divertente è quando entro in un palazzo. Mi ritrovo in un corridoio dal soffitto tutto decorato in stile barocco e con molti quadri appesi ai muri. Allora comincio a camminare sulle pareti (proprio come nel film Inception :D)... Dopo un po' non capisco più dove sia il pavimento e dove il soffitto!
Infine entro in una stanza dove c'è solo un letto sul quale sono posati una scatola di legno e un cucchiaino. Mi chiedo quale sia lo scopo di quegli oggetti, ma non ho il tempo di scoprirlo. Infatti sfortunatamente in quel momento mi sveglio...
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