venerdì 12 novembre 2010

Misteri del passato

Cari lettori, oggi tratterò un argomento tanto affascinante quanto misterioso, a cui mi sono interessata qualche tempo fa.
Sto parlando degli “oggetti impossibili” conosciuti anche con la sigla OOPARTS (dall’inglese Out of Place Artifacts, ovvero “manufatto fuori luogo”). Con questo termine si indica una serie di reperti archeologici e paleontologici che, malgrado siano attribuiti a determinati periodi storici dalle datazioni ufficiali, presentano caratteristiche singolari che rimandano ad epoche molto posteriori. Sparsi per tutto il mondo, si possono contare centinaia di questi ritrovamenti impossibili, perciò mi limiterò a scrivere qualcosa sui più noti e i più curiosi.
Forse qualcuno di voi avrà sentito parlare del meccanismo di Antikythera. All’apparenza un blocco di ruggine, nasconde sotto le incrostazioni alcuni denti di ingranaggi costruiti con sorprendente precisione, in bronzo. Assomigliando ad un orologio moderno, non ha nulla di strano…eccetto il fatto che sia stato rinvenuto, nel 1900, in una nave affondata intorno all’80 a.C. L’oggetto, trovato non lontano dall’isola di Antikythera (vicino a Creta), è stato successivamente portato al Museo Nazionale di Atene dove è stato studiato e analizzato. Ed ecco com'è stato scoperto un computer astronomico in grado di determinare le relazioni tra il Sole, la Luna, la Terra e le stelle, costruito dagli antichi Greci!
Un altro oopart abbastanza conosciuto è la mappa di Piri Reis. Si tratta di una carta nautica disegnata dall’omonimo ammiraglio turco agli inizi del 1500, che rappresenta parte dell’Europa, dell’Africa e dell’America, nonché l’Antartide. Particolare sorprendente considerando innanzitutto che il continente antartico è stato scoperto solo nel 1818, inoltre nella mappa è disegnato completamente libero dai ghiacci: una visione possibile solo tra il 15000 e il 4000 a.C. E infine, chi era in grado nel XVI secolo di tracciare una mappa talmente precisa da avere scarti inferiori ad un grado?
Se ancora siete scettici, sentite questa… In Zambia, nel 1921 è stato ritrovato un teschio umano, databile a 38.000 anni fa, con un foro perfettamente circolare sulla parete sinistra. Oggi il teschio si trova al Museo di Storia Naturale di Londra e osservandolo si può notare come siano assenti le spaccature radiali intorno al foro, tipiche di una ferita di lancia o freccia. Per di più, la parete opposta sembra essere rotta, ma dall’interno: un fenomeno che può essere causato solamente da un’arma da fuoco, come un fucile. Ma ditemi voi cosa ci faceva un fucile nel Paleolitico…
Per finire, alcuni oggetti impossibili meno famosi, ma non per questo meno interessanti.
In una statuetta preistorica risalente a 17.000 anni fa, ritrovata nella Sierra Leone, è stata individuata, tramite radiografia, una piccola sfera di acciaio cromato. Sulle rive del fiume Narada, in Russia, sono stati rinvenuti oggetti microscopici in oro, di età compresa fra i 20 e i 300.000 anni: la loro grandezza varia da 3cm a 3 micron (nanotecnologia?). Nella gamba della mummia del faraone Usermontu (656 a.C. -525 a.C.) è stata scoperta una protesi in ferro puro. Dentro ad un blocco di lignite (un carbon fossile creatosi nel secondario e nel terziario) è stato trovato da un operaio austriaco un cubo di acciaio di 67x67x67 millimetri.
Ognuno di questi ritrovamenti ha una propria storia, ma non voglio annoiarvi…perciò se vi è piaciuto questo articolo e sono riuscita ad incuriosirvi un po’, vi consiglio di approfondire l’argomento, perché ne scoprirete delle belle!
(sotto a sinistra: meccanismo di Antikythera; a destra: mappa di Piri Reis)



1 commento:

  1. che figata!!! o c'è stata una razza umana superiore che si è estinta senza lasciar tracce, o gli alieni si divertono a metterci in confusione oppure non ne ho un'idea, però è AFFASCINANTE!

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